
08 Gen La cucina in stile industriale
Anni 50’, siamo a New York: sono gli anni del grande boom economico e la città si affolla. Tante persone e pochi spazi. Ecco, quindi, l’idea di utilizzare ambienti dismessi: fabbriche, uffici, ex magazzini per adibirli ad abitazioni. Nasce, così, uno degli stili più innovativi di sempre: l’ Industrial Chic.
Arriva in Europa solo negli anni 80’ traendo ispirazione dal famoso studio d’arte di Andy Wahrol: “Factory”. Agli antipodi dello Shabby Chic, lo stile industriale non è per tutti.
Simbolo distintivo di una personalità ecclettica, contemporanea, non rappresenta una moda ma uno stile di vita. Se siete anche voi attratti dell’Industrial Chic ne farete dell’acciaio, ferro, alluminio e legno invecchiato il vostro must have.
Questo stile si applica a tutti gli ambienti della casa, compreso il più amato dagli italiani: la cucina.


Non è necessario possedere un loft per scegliere una cucina industriale. Basta un piccolo restyling: il colore delle pareti in tono freddo oppure la scelta di un pavimento in resina sono sufficienti. Lo stile di pavimenti e pareti è grezzo, naturale, rustico. La caratteristica principale delle cucine Industrial Chic è una estrema attenzione alla linearità e all’equilibrio tra i complementi d’arredo e la scelta dei materiali.
A catturare l’attenzione è proprio il contrasto tra i materiali: il metallo ed il legno. Scaffalature, finiture, cappe e top della cucina composti dal ferro, all’acciaio, dall’ inox alla ghisa, all’alluminio rotti nella loro freddezza da tavolo e dai pensili in legno naturale. La tavola dei colori è limitata: grigio, nero, bianco e legno. Toni opachi e non sgargianti.
Nello stile Industrial Chic le cucine prevedono la presenza di un isola o di un bancone, spesso adibito anche alla funzione di tavolo da cucina grazie all’aggiunta di sgabelli che sostituiscono le tradizionali sedie. Un particolare dettaglio è riservato ai complementi d’arredo. Lo stile industriale tende a mostrare anziché nascondere. Ecco, quindi, la presenza di scaffali, mensole e carrelli a vista. Anche elementi tradizionalmente nascosti come tubi, cavi, fili vengono esposti in bella vista richiamando l’idea di industria. Elemento dominante resta la cappa i cui tubi vengono mostrati come complementi d’arredo.


Se c’è un dettaglio fondamentale al quale dover porre particolare attenzione è l’illuminazione. Una cucina Industrial Chic, visti i toni freddi, ha necessità di una buona fonte di illuminazione naturale. L’illuminazione è fondamentale per rendere vivibile l’ambiente. E se la luce non c’è? Scorda le vecchie plafoniere e adotta lampade a sospensione con paralumi in metallo dai toni freddi.
E’ uno stile forte, di impatto, deciso ma non esclude la possibilità di personalizzare. Pochi oggetti, in stile vintage, si possono trovare ai mercatini e a mostre di antiquariato e donano all’ambiente uno stile più personale e vissuto. Possono essere sufficienti pochi arredi minimal, come soprammobili e stoviglie di colore nero o grigio.

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